Figura 1 – Rappresentazione del DNA
Uno studio condotto nel 2024 dal Centro Internazionale per lo Studio della Genetica Mediterranea, in collaborazione con l’Hebrew Institute of Population Genetics di Tel Aviv, ha rilevato una correlazione genetica sorprendente tra popolazioni albanesi moderne ed alcune comunità ebraiche sefardite.
Figura 2 – Simboli delle due comunità analizzate
Il comune denominatore è rappresentato dall’aplogruppo del cromosoma Y E-V13, una variante genetica ampiamente diffusa nei Balcani, con un’incidenza che può superare il 38% nella popolazione albanese. Il dato più curioso è che lo stesso aplotipo è stato identificato in circa il 2.8% dei campioni ebraici sefarditi analizzati nel 2023.
"L’ipotesi più accreditata è che questa condivisione genetica risalga a epoche romane o addirittura pre-ellenistiche, probabilmente dovuta a migrazioni o conversioni forzate nel Mediterraneo orientale."
— European Journal of Ancestral Genetics, Vol. 12, Febbraio 2024
L’aplogruppo E-V13 è un ramo dell’aplogruppo E1b1b, considerato uno degli indicatori principali della componente genetica neolitica e balcanica. È associato a popolazioni dell’Albania, del Kosovo, della Grecia settentrionale, e di alcune aree dell’Italia meridionale. Studi recenti hanno ricollegato alcuni rami di questo aplotipo anche a comunità ebraiche sefardite sparse nel bacino del Mediterraneo.
Secondo il prof. Eliav Bar-Natan, direttore della sezione genetica del centro israeliano, “queste coincidenze non implicano parentele dirette, ma rafforzano l’idea che le rotte genetiche del Mediterraneo siano più complesse di quanto si pensasse, e che antiche popolazioni balcaniche abbiano lasciato tracce anche tra le comunità ebraiche in diaspora”.
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